Vediamo insieme cosa serve per richiedere un finanziamento auto e come funziona tutto il meccanismo del credito al consumo in Italia.
Quali informazioni servono?Alcune informazioni devono essere fornite dallo stesso richiedente: ultima busta paga o ultima dichiarazione dei redditi, cedolino della pensione (dipende dall’età e dall’occupazione di chi richiede il prestito). Altre informazioni, invece, sono raccolte direttamente dalla finanziaria e riguardano i “precedenti” del richiedente.
L’indagine della finanziaria avviene attraverso un’interrogazione alla Centrali rischi, come la società omonima della Banca d’Italia. E se il nome del richiedente è presente nella lista nera della Centrale rischi, che elenca i cattivi pagatori, la finanziaria ha buon gioco nel rifiutare il prestito, pur in presenza di una solvibilità teorica. Per essere registrati nella sua black list (elenco dei cattivi pagatori) è sufficiente il mancato o ritardato pagamento di una rata, anche per somme non ingenti.
Come sapere quale sarà l’impatto delle rate?La finanziaria conferma se possiamo fare un finanziamento; ma prima di richiedere un finanziamento per una macchina si può già sapere che rata si pagherà.
Spesso le aziende promuovono una cifra e per capire se quella rata può essere sostenuta esiste un servizio utilissimo chiamato Monitorata. Messo a punto da Assofin, l’Associazione Italiana del Credito al Consumo e Immobiliare, a cui sono associati i principali operatori, bancari e finanziari e che è caratterizzata da un rigoroso codice etico.
Quanto tempo serve per ottenere il finanziamento?Dipende se ad occuparsi del finanziamento è la concessionaria, al di là del fatto che la finanziaria di appoggio sia captive (emanazione della Casa automobilistica), oppure una società indipendente.
Una volta perfezionata la pratica, in genere nel giro di qualche ora o, al più, di un paio di giorni, la concessionaria ottiene direttamente dalla società che eroga il prestito il saldo dell’intera somma che il cliente ha deciso di farsi rateizzare e procede con l’immatricolazione dell’auto nuova o con il passaggio di proprietà se la vettura acquistata è usata.
Se a procurarsi il denaro è, invece, direttamente il cliente, tramite una banca o una finanziaria di sua scelta, sarà egli stesso a saldare il concessionario, una volta entrato in possesso della somma richiesta.
Come si pagano le rate?Il pagamento delle rate scatta dal momento della firma del contratto di finanziamento. Il rimborso del prestito e dei relativi interessi, una volta effettuato tramite bollettini postali precompilati (inviati dalla finanziaria direttamente al domicilio del cliente) è effettuato oggi mediante addebito diretto sul conto corrente bancario o postale del richiedente, lo stesso giorno di ogni mese, per tutta la durata del finanziamento.
Si possono rinegoziare le rate?Può accadere che, per sopravvenute esigenze o in presenza di condizioni di mercato più favorevoli, possa essere conveniente rinegoziare un finanziamento. Questa possibilità, tuttavia, è esclusa dai normali contratti, che prevedono unicamente l’estinzione anticipata. Operazione che, tra l’altro, ha un costo.
È evidente che se si ha la possibilità di ottenere un prestito a condizioni più vantaggiose rispetto a quello in corso, è possibile chiedere una somma di denaro per estinguere il vecchio prestito. In questi casi è necessario fare bene i calcoli e valutare attentamente la reale convenienza dell’operazione.
La possibilità di estinguere anticipatamente il finanziamento è prevista dalla Legge e non può essere negata da chi lo eroga. Può però essere fatta pagare da chi ha concesso il prestito, in genere in percentuale rispetto al capitale residuo da rimborsare. Insomma, il suo costo può essere una variabile da tenere in considerazione al momento della scelta della finanziaria o della banca se si pensa, in futuro, di ricorrere a questa opzione ove se ne abbia la possibilità.
Nella pratica il finanziamento si estingue automaticamente con il pagamento dell’ultima rata. Da un punto di vista formale ciò avviene con una comunicazione con cui la finanziaria lo dichiara estinto. Oppure si può ripagare il prestito con quanto ottenuto dalla vendita dell’auto stessa.
Il contratto di finanziamento
Il contratto di finanziamento è distinto da quello di acquisto dell’auto, anche se le due operazioni sono intimamente legate. Ciò in quanto si tratta di due obbligazioni stipulate con società diverse: la concessionaria per quanto riguarda l’auto; la finanziaria per quanto riguarda il prestito.
È importante tenerlo ben presente, perché l’impegno a rimborsare le rate alle scadenze pattuite deve essere rispettato anche nel caso in cui sorgano problemi con l’auto o con la concessionaria stessa. Insomma, se per esempio la vettura risultasse difettosa le rate devono essere comunque pagate. Pena l’iscrizione nella lista nera dei cattivi pagatori.
Il contratto di finanziamento deve contenere i seguenti elementi:
– nome della finanziaria o della banca erogatrice del prestito;
– importo del prestito erogato;
– numero, importo e scadenza delle rate;
– Tan;
– Taeg;
– descrizione e importo delle spese che non concorrono a determinare il Taeg;
– oneri relativi alle eventuali indennità di mora;
– eventuali garanzie accessorie richieste per l’erogazione del finanziamento;
– modalità di recesso.
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LE CONDIZIONI CONTRATTUALI
Ogni contratto di finanziamento è accompagnato da una serie di condizioni scritte (in genere in caratteri piccolissimi), in un documento a parte o sul retro del modulo di richiesta del finanziamento; clausole e condizioni che quasi sempre il cliente non legge prima di firmare. E invece è consigliato, prima di firmare, farsi consegnare le condizioni contrattuali e leggerle attentamente. Bisogna sempre sapere che cosa si firma.
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LE SPESE DI ISTRUTTORIA
Salvo casi eccezionali, ogni finanziamento è accompagnato da una spesa iniziale piuttosto alta, dell’ordine di alcune centinaia di euro: la spesa di apertura pratica o di istruttoria del finanziamento. Questa cifra può essere fatta pagare a parte, al momento dell’acquisto, oppure essere compresa nelle rate mensili. Ciò va tenuto presente quando si confrontano più proposte. Tali spese non sono comprese nel Tan, va vengono considerate nel Taeg.