Per sapere tutto, ma proprio tutto sulla city car Fiat 500 non dovete far altro che guardare i nostri approfondimenti, per avere non solo tante conferme dalla 500 che ormai conosciamo benissimo, ma anche qualche sorpresa!
Design
Con il restyling del 2015, la 500 si è rinnovata ma di base è rimasta la piccola citycar simpatica e dalle linee arrotondate, che hanno fatto la sua fortuna dal 1957 ad oggi. Gli interni della 500 si ispirano al passato, con colori pastello e forme arrotondate.
Comportamento stradale
Chi compra una 500 difficilmente lo fa per il suo comportamento su strada; è una sorpresa vedere con che stabilità e tenuta affronta le curve, anche a velocità sostenute. Ottima anche la ripresa: riesce a guadagnare velocità senza il minimo affanno, grazie ai 95 CV erogati dal 1.3 multijet.
Tecnologia
Al contrario del continuo richiamo agli anni 60, troviamo una tecnologia di bordo del tutto contemporanea: dalla strumentazione tutta digitale, all’infotainment Uconnect™ da 7 pollici, con connessione ad internet tramite smartphone, il passo è tutt’altro che breve, ma la perfetta integrazione degli schermi in un abitacolo retrò ha reso tutto più facile.
Praticità
Le dimensioni esterne rimangono contenute, meno di 360 centimetri: impossibile pretendere chissà quale spazio interno. Il bagagliaio non è molto capiente e adatto giusto a qualche piccola borsa; in caso di necessità comunque il divanetto può essere abbattuto, coi sedili ripiegabili 50:50.
Sono ormai sessant’anni che la 500 è in circolazione, e da dieci mantiene questo bodystyle. E ormai è diventata una leggenda!
Fuori è ancora attualissimaAncora attualissima, grazie alle piccole modifiche fatte nel corso del 2015: nuovi fari con luci diurne a led e la parte bassa del paraurti anteriore ridisegnata. Questo allestimento Lounge, il più ricco di tutti, ha poi un bellissimo disegno 3D all’altezza dei fendinebbia, optional da 275 euro, che riprende il disegno diamantato dei cerchi in lega da 16 pollici (un altro optional, da 300 euro).
Optional anche la modanatura cromata sul cofano, da 85 euro.
Certo, dalla 500 del 2007 a questo restyling non ci sono state grosse rivoluzioni ma qualche piccolo tocco di stile che l’ha riportata di colpo alla contemporaneità, come la griglia anteriore. Al posteriore la novità principale è il nuovo disegno dei fari, con l’inserto in plastica che riprende il colore della carrozzeria; una soluzione che troviamo su tutti gli allestimenti, non solo sulla Lounge.
Inoltre questo esemplare, dotato di tutto il possibile, monta anche un tettuccio in vetro: spettacolare, ma sono ulteriori 500 euro da aggiungere al prezzo di listino. Una bella via di mezzo tra la semplicità della versione berlina e il fascino della versione cabrio, che a parità di allestimento costerebbe ben 3.500 euro in più.
gli interni: gioia per gli occhi
Ma la parte migliore della 500 rimane… dentro: gli interni sono una gioia per gli occhi. Certo, parliamo di un’auto piccola, 357 centimetri, quindi lo spazio non è moltissimo anzi; non la definirei un’auto pratica, ma di quello ne parliamo nel test dedicato. Quello che invece continua a stupirmi a distanza di anni sono i dettagli, richiami veri e propri ad automobili del passato, adattati ai tempi moderni.
Dettagli che richiamano il passatoSulla plancia troviamo un inserto che richiama la carrozzeria, tipico di tutta la famiglia 500 e soluzione ormai diffusa anche nelle vetture di altri brand. La leva del cambio sferica che è comodissima da impugnare secondo me, molto utile nel traffico: e poi, per non farci mancare nulla, strumentazione digitale da 300 euro e schermo da 7″ Uconnect™ sopra. Uno dei migliori sistemi in circolazione, seppur non perfetto: ne parliamo nella prova della tecnologia. Poi i sedili in pelle Frau, sono costosi (1.000 euro) e non li avrei scelti, ma bisogna riconoscere in bel disegno, con il logo 500 ricamato sullo schienale. Il vero problema di avere tutti questi optional semmai è il prezzo, che sale a circa 24mila euro.
È vero alcune cose forse sono poco utili e magari si possono eliminare; ma questo ci ricorda che, soprattutto nel mondo dell’auto, lo stile si paga caro.
Della gamma disponibile di motorizzazioni, la 500 che stiamo provando ha quello più adatto per chi passa tanto tempo al volante: i consumi sono molto contenuti, e li vedremo nel dettaglio in seguito. Il costo è elevato, ben 2.500 euro in più del motore 1.2 benzina da 69 cv: sfruttare questo 1.3 multijet fino alla fine della sua vita naturale penso sia la soluzione migliore, per chi ha bisogno di risparmiare nell’uso quotidiano e avere allo stesso tempo prestazioni a dir poco esaltanti.
Corre fortissimoVero che ai bassi regimi le vibrazioni non sono pochissime, ma nel traffico non mi è mai capitato di notarlo. Dove invece questo motore si fa notare è quando date fondo al pedale del gas: non avrei mai pensato di divertirmi così su una citycar! Corre fortissimo, anche perché pesa poco più di 1.000 Kg; questo 1.3 si scrolla di dosso tutto il peso in eccesso e porta le prestazioni ad un altro livello tra le utilitarie.
L’unico difetto è che ai bassi giri è un po’ spenta, prende vita solo dopo i 2.000 giri. I consumi non ne risentono più di tanto, perché riesce ad andare oltre i 20 al litro in città, mentre viaggiando fuori dai centri urbani si superano tranquillamente i 25 chilometri con un solo litro di diesel, sfruttando le marce alte.
fuori città: 25 km/l
Sospensioni e tenuta di strada? Su questa vettura in prova abbiamo cerchi da 16”, e in città si sentono tutti: non c’è verso che le sospensioni riescano ad assorbire le buche che incontrano. In generale il comfort è buono, ma avrei voluto un’andatura più morbida; è comunque una city car, non una sportiva. Anche se guai a sottovalutarla tra le curve: perché la tenuta è ottima. La 500 è piantatissima e se volete divertirvi un po’ lo potete fare in tutta sicurezza.
Sterzo, cambio e frizioneFondamentali per una citycar il cambio e la frizione: niente da dire per quel che riguarda la comodità della leva, bella alta e facile da usare, vicinissima al volante. Le marce entrano benissimo ed è un piacere da usare. La frizione non è impegnativa da usare anzi, morbida a sufficienza e ben modulabile.
Lo sterzo mi è piaciuto tantissimo: il passo è corto e quindi l’auto è agile, ma anche lo sterzo ha una bella consistenza. E poi in manovra volendo si può mettere la modalità city per fare ancora meno fatica. La 500 ha un buon raggio di sterzo, quindi le manovre si fanno piuttosto facilmente, non ai livelli di una Smart che quasi gira su sé stessa, ma la dimensioni super compatte aiutano e non poco. Siamo sui 3 metri e mezzo, e parcheggiare è davvero semplice.
Su questa versione ci sono anche i sensori di parcheggio, che costano 350 euro, ma non li ritengo indispensabili.
Accessori utili alla guida? Meglio puntare sul cruise control, che qui è installato e costa 250 euro, ideale se andate spesso fuori città e viaggiate anche in autostrada. Non ci sono poi sistemi di ausilio alla guida come la frenata automatica, il che secondo me non è accettabile, su una utilitaria nel 2017. La Panda ad esempio ce l’ha, come optional.
Per chi è ideale la Fiat 500?Sicuramente per chi vuole affrontare la città tutti i giorni con stile e con questo motore 1.3 mtj i consumi sono ridotti all’osso. Altrimenti si può ricorrere alla versione alimentata a GPL, che fa spendere ancor meno, oppure al 900 turbobenzina bicilindrico Twinair. Una via di mezzo interessante che soprattutto vi mette a riparo da problemi in futuro. Problemi che forse arriveranno per chi ha un diesel anche moderno. Impossibile sapere cosa succederà in futuro, ma diverse città hanno dichiarato guerra ai diesel e anche questo spettacolare 1.3 multijet potrebbe essere sacrificato in nome di minori emissioni.
Nel 2017 anche le citycar devono avere il giusto apporto di tecnologia, per garantire un’esperienza di utilizzo all’altezza dei clienti più giovani o in generale, al cliente moderno. L’ultima evoluzione dello Uconnect™ sulla piccola italiana è disponibile sia con lo schermo da 5″ (di serie sull’allestimento Lounge) che con quello da 7′, di serie solo sulla Mirror e sulla S. Come optional, il 7” costa 250 euro mentre, se si aggiunge il navigatore integrato e la radio digitale DAB, sale a 800 euro su Lounge e a 1.100 su Pop.
Le icone nella parte bassa dello schermo permettono di passare da un menù all’altro e avere accesso alle funzioni del sistema. La grafica è molto nitida e l’esperienza d’uso in generale è buona: sarebbe perfetta se non fosse per la lentezza esagerata nell’accettare i comandi; difetto che infastidisce, se si ha come riferimento la velocità degli smartphone più recenti. Per connettere il proprio smartphone bisogna usare la presa USB o quella AUX; peccato però che sia Apple Carplay che Android Auto siano optional a pagamento (200 euro) anche con se si ha il Uconnect™ NAV.
Apple Carplay e Android Auto sono optional
Al di là di questa scelta di Fiat, il sistema Uconnect™ è, secondo me, uno dei migliori sul mercato: sia a livello grafico che di funzionalità, è molto completo e attuale, soprattutto grazie anche all’uso dei servizi Live. Questi ultimi si devono attivare dalla applicazione scaricabile da App store e Google Play e permettono di sfruttare la connessione del cellulare, per avere informazioni in tempo reale, come le notizie che vengono lette dal dispositivo, il meteo e il traffico.
Inoltre la ricerca delle destinazioni può avvenire anche con la linea internet. Ovviamente, come in tutti i dispositivi connessi alla rete, il traffico dati viene scalato da quello del vostro telefono.
Beats con sei altoparlantiParlando di audio, troviamo come optional (600 euro) anche il sistema Beats con sei altoparlanti, che ha una resa buona ma che probabilmente non vale la spesa (a meno che la qualità audio in auto per voi non sia una priorità). Il problema maggiore con questo sistema comunque è la posizione dello schermo, troppo inclinato in avanti e poco facile da usare in movimento. Si vede che è stato installato in un abitacolo progettato in tempi in cui i sistemi di infotainment non erano diffusi.
Perfettamente integrata e bellissima da vedere è invece la strumentazione digitale ancora con schermo da 7”, in cui troviamo velocità, giri motore e benzina rimanente, oltre ad altre informazioni fondamentali.
assistenza alla guidaFin qui, tranne qualche sbavatura, la citycar italiana se la cava anche sul lato tecnologico. Dove però i compiti a casa danno “non classificabile” è sul fronte dei dispositivi di assistenza alla guida. Non classificabile nel senso che non ci sono proprio, ad eccezione del cruise control, optional da 250 euro, e dei sensori posteriori, anche questi a richiesta (350 euro). Nessuna presenza di sistemi di frenata di emergenza automatica, né di quelli di mantenimento della corsia.
Praticità3,57 x 1,62 mt… non proprio quello che definireste la base per un abitacolo spazioso; lo spazio interno è limitato, soprattutto per chi come me è alto 185 centimetri.
Tra gli optional (al costo di soli 50 euro), il sedile regolabile in altezza, che permette di salire un po’ più sù; la posiziione di guida è comunque già piuttosto rialzata. Per gli oggetti di uso quotidiano, come lo smartphone, c’è spazio davanti, vicino alle prese multimediali, mentre per il portafogli c’è spazio sia davanti che tra i sedili, dove troviamo anche un portabottiglia; sul fondo dei comparti, coperture in gomma che trattengono molto bene gli oggetti. E poi, il portaoggetti classico, nel cruscotto anteriore e le tasche laterali, nelle portiere: non grandissime ma comunque utili.
Abitabilità posteriore ridotta
Lo spazio nel posteriore è limitato e l’accesso, avendo solo le portiere anteriori, richiede lo spostamento del sedile; lo svaso del tetto lascia poco spazio per la testa dei passeggeri. Non ci sono bocchette per l’aria condizionata, al posteriore; situazione comune, per il segmento delle citycar; non ci sono nemmeno prese multimediali. Ci sono però gli attacchi Isofix, facili da raggiungere. Infine, le tasche dietro ai sedili posteriori; sono optional da 50 euro.
Il bagagliaio è nella media della categoria: 185 litri, con il divanetto che si abbatte nella modalità 50:50 (anche questo come optional, al costo di 180 euro) e permette di aumentare la capacità di carico. Troppi gli accessori non inclusi di serie? Fateci sapere cosa ne pensate, commentando questo video sul nostro canale YouTube.
Questa city car, come detto, è un’icona capace di dire ancora la sua dopo tanti anni di successi. Non costa poco, ma è il prezzo da pagare per avere un’auto alla moda e con finiture di buona qualità, oltre ad un abitacolo dallo stile ancora ineguagliato.
allestimento LoungeL’allestimento da scegliere è il Lounge, perché ha una ampia dotazione di serie e permette di personalizzare la vettura con dettagli estetici e accessori utili.
Il motore ideale? Come vi ho anticipato il diesel è indicato per chi fa tanti chilometri all’anno, una scelta obbligata per abbattere i costi di gestione e affidarsi alla robustezza di un motore collaudato come il 1.3 Multijet. Al contrario i motori benzina 0.9 MultiAir da 85 CV o “milledue” da 69 CV restano le scelte migliori, per chi punta a tenere basso il conto all’acquisto.
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