Oggi scopriamo il restyling della nuova Kia Sportage: il look della quarta generazione del modello della casa coreana è stato reso più moderno e sono stati aggiunti nuovi equipaggiamenti.
Fari e paraurti: nuovo lookPartiamo da alcuni dettagli estetici su cui si basa il restyling della nuova Kia Sportage: gruppi ottici e paraurti. I fari presentano la tipica firma luminosa composta dai quattro punti led. Nel caso del modello che ho provato, i fari erano full led, quindi anche la parte anabbagliante. Nella parte bassa i fendinebbia hanno quattro punti luce e contribuiscono a dare alla Kia Sportage uno sguardo molto riconoscibile. La nuova griglia è completamente diversa, ha una forma più filante e più sportiva e anche il design del paraurti è cambiato per dare all’auto maggiore sportività.
Anche al posteriore troviamo i gruppi ottici ridisegnati, con una firma a led a forma di C e un collegamento centrale catarifrangente. Nella parte bassa, troviamo i nuovi skid plate, con un doppio terminale di scarico, visto che l’auto che abbiamo provato era la versione GT Line, quindi quella più sportiva.
In questo allestimento erano presenti i cerchi in lega da 19 pollici, con un nuovo disegno e montati su pneumatici 245/45, quindi una copertura molto sportiva: nella parte dedicata al test drive vi racconterò che impatto hanno sulla guida in strada.
Qualità degli assemblaggi migliorataPer quanto riguarda gli interni, è presente un mix di materiali, tra plastiche rigide e materiali più morbidi: forse non il massimo per quanto riguarda la resistenza ai graffi e agli urti, ma in generale la qualità degli assemblaggi è notevole e percepibile. La Kia Sportage dà infatti l’impressione di essere un’auto resistente: non ci sono scricchiolii e la resistenza dei tasti, delle leve e delle rotelle è migliorata, dà una buona sensazione di solidità. In generale, per quanto riguarda i materiali si potrebbe fare qualcosa in più dal punto di vista della qualità, ma se confrontata con la concorrenza la Kia Sportage non ha niente da invidiare ad altri modelli di pari gamma.
Kia Sportage non è un suv sportivoIn passato avevo provato la quarta generazione di Kia Sportage su strada e anche all’epoca avevo notato un comportamento molto particolare delle sospensioni: quando l’auto curva si nota una certa morbidezza della sospensione, mentre quando l’auto prende una buca un po’ profonda si percepisce una taratura immediatamente più rigida, come se la sospensione avesse una doppia anima. Questa doppia taratura porta con sé alcuni limiti, soprattutto nella versione GT Line: infatti, i cerchi da 19 pollici di quest’auto fanno sentire subito le vibrazioni dell’asfalto sconnesso. Nel caso si viaggiasse molto in autostrada o su strade a scorrimento veloce, non ci sarebbero problemi, perché l’auto è molto comoda. Inoltre, se consideriamo che il peso della Kia Sportage è piuttosto elevato, non si può sostenere che il comportamento dell’auto su strada sia propriamente sportivo, nonostante l’estetica lo sia indubbiamente.
Motorizzazione ibrida e buone prestazioni
La grande novità del restyling della Kia Sportage 2019 è il motore 2.0 turbo diesel mild-hybrid.
Cambio confortevoleQuest’auto ha un cambio con convertitore di coppia, che abbinato a questo motore ha una bella progressione, da 0 a 100 in 9,5 secondi: le prestazioni in generale non sono affatto male. La Kia Sportage che abbiamo provato ha 185 cavalli per 400Nm di coppa massima: questi dati permettono all’auto di avere un ottimo comportamento su strada a livello di prestazioni. Purtroppo il cambio a convertitore di coppia a otto rapporti tende a vanificare alcuni risultati. In situazioni in cui si richiede all’auto di dare qualcosa in più questo cambio provoca degli slittamenti, mentre nella guida tranquilla di tutti i giorni il cambio risulta morbido e confortevole.
In questa configurazione, dunque, non bisogna intendere la Kia Sportage come un suv sportivo. Nonostante questo, durante i giorni di test drive non ho rimpianto auto concorrenti anche di categoria superiore, anzi: mi sono trovato molto bene.
Motorizzazioni alternative, diesel e benzinaUn’alternativa interessante per quanto riguarda la motorizzazione è il 1.6 diesel, il motore di nuova concezione che sostituisce il 1.7 precedente e che è disponibile con 116 o 136 cavalli; in questo caso, oltre al cambio manuale è disponibile il cambio automatico a doppia frizione e sette rapporti, che nonostante abbia meno potenza di quello che abbiamo provato secondo me rimane comunque molto valido. Tra le motorizzazioni sono disponibili anche quelle a benzina: con DriveK potete verificare tutte le differenze tecniche e i vari listini di prezzo per ogni configurazione.
La motorizzazione mild-hybrid, ibrida a gasolio, che abbiamo provato è omologata come diesel: quindi, nonostante si spenda qualcosa in più per la parte ibrida, non si può accedere ai vantaggi fiscali dedicati alle auto ibride. Kia sostiene che in futuro forse la normativa si adatterà per favorire anche queste motorizzazioni, perché tecnicamente queste auto garantiscono bassi consumi, minori costi di gestione e ovviamente minori emissioni.
Già nella versione pre-restyling della Kia Sportage avevo apprezzato il sistema di mantenimento della corsia, che mantiene appunto l’auto al centro della corsia ed è molto efficace, soprattutto quando la segnaletica in terra è molto ben visibile, come nel caso delle autostrade e delle strade a scorrimento veloce. Il sistema permette quindi di percorrere diversi chilometri con l’automobile che mantiene la corsia da sola: questo migliora nettamente il comfort di marcia nei viaggi lunghi.
Cruise control adattivo opzionaleDall’allestimento intermedio Style, il sistema di mantenimento della corsia è di serie, mentre il cruise control adattivo è opzionale: insieme questi due strumenti permettono all’auto di muoversi praticamente in autonomia anche in situazioni di traffico intenso, come una coda in tangenziale. In quel caso, l’auto riesce a rilevare la presenza del veicolo che la precede e mantiene o riduce la velocità adattandosi. A questi sistemi si aggiunge una nuova funzionalità, che permette all’automobile, se dotata di cambio automatico, di arrivare a un completo stop in autonomia: se la sosta dura ameno di 3 secondi, l’auto riaccelera e riparte da sola, mentre se lo stop dura di più basterò dare un leggere colpo sul gas e l’auto ritornerà alla velocità di crociera impostante precedentemente.
Insonorizzazione da migliorareUn aspetto da migliorare è l’insonorizzazione dell’abitacolo, sia per quanto riguarda i rumori della strada come il rotolamento delle gomme, sia per il suono del motore, che si fa decisamente sentire. Se questo elemento venisse migliorato in futuro, sicuramente Kia potrebbe fare un salto di qualità verso il segmento semi-premium e il target Volkswagen.
In generale, la Kia Sportage ha una bella estetica sportiva, ma deve migliorare il peso, che per ora è davvero elevato e rovina un po’ l’esperienza di guida. Quest’auto può decisamente essere al livello della concorrenza. Il prezzo è salito rispetto alla versione precedente, perché è stato eliminato l’allestimento base che partiva da €21.000: si parte da €24.000 circa e si arriva a €38.500, optional esclusi, per la versione GT Line con motore 2.0 ibrido, trazione integrale e cambio automatico, come quello che ho provato.
Il sistema di infotainment della nuova Kia Sportage è disponibile in tre versioni: quella base ha soltanto radio e Bluetooth, quella standard da 7 pollici (disponibile di serie sulla maggior parte delle versioni) e quella inclusa nel Premium Pack, presente sul modello che ho provato anch’io. Il sistema di infotainment più ricco della Kia Sportage è infatti incluso in un pacchetto da €2.000, che include molti accessori, tra cui un sistema 8 pollici frameless, ossia senza cornice e perfettamente integrato nella plancia.
Tante funzionalità digitaliL’unica differenza tra le versioni da 7 e 8 pollici è la resa estetica, mentre le funzionalità incluse sono praticamente le stesse: radio digitale, la navigazione, il telefono con connessione Bluetooth, Android Auto e Apple CarPlay, che permettono di avere alcune delle funzionalità del telefono riprodotte sullo schermo di bordo tramite una connessione via cavo. In questo modo si può utilizzare il telefono in maniera molto più facile e intuitiva, ma soprattutto più sicura.
Connessione Internet e serviziL’auto può essere collegata a una fonte esterna Wi-Fi, come un cellulare o un router esterno. Con la connessione Internet è possibile accedere ai Kia Connected Services, che includono anche, grazie alla suite TomTom, diverse funzionalità come il meteo in tempo reale, i parcheggi disponibili in zona o informazioni sul traffico. Per connettere il cellulare si può utilizzare la presa usb presente davanti oppure si può ricaricare utilizzando le due prese a 12 volt.
È un peccato che questo sistema di infotainment sia compreso solo nel Premium Pack da €2.000, che costringe a scegliere anche l’impianto audio JBL, il cruise control adattivo e il portellone ad apertura elettrica, anche nel caso si voglia un solo accessorio.
La nuova Kia Sportage è cambiata esteticamente, ma non nelle dimensioni: 4.48m di lunghezza e 1.85, di lunghezza. Ora vediamo quanto spazio c’è all’interno.
Interni molto spaziosiLo spazio interno è molto buono, soprattutto in lunghezza: infatti, la plancia non è molto sviluppata in senso longitudinale e restituisce molto spazio sia per il conducente, che per il passeggero anteriore e quelli posteriori. In larghezza, il grosso tunnel centrale toglie qualche centimetro, soprattutto in ottica di percezione dello spazio. Il tunnel ospita molti vani portaoggetti e lo spazio tra i sedili è sufficiente per non darsi fastidio a vicenda.
Abitacolo luminosoLa superficie vetrata è piuttosto ampia, nonostante il parabrezza anteriore sia un po’ inclinato per aumentare il look sportivo dall’esterno: questo potrebbe generare qualche problema di visibilità degli ostacoli negli spazi stretti.
La luce non manca e in generale c’è una buona sensazione di ariosità all’interno dell’abitacolo.
Nello spazio centrale ci sono molti vani portaoggetti, due prese usb e una da 12 volt, per ricaricare o connettere il cellulare anche in mobilità. Sono presenti anche due portabicchieri e un piccolo pozzetto, mentre sotto il bracciolo si trova un pozzetto molto più grande, che è sempre molto utile. Sopra si trova invece un portaocchiali e davanti al passeggero il classico cassettino, ideale per custodire alcuni documenti.
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