Tiger Nose, così i coreani chiamano il frontale dei loro modelli, perché è ispirato al naso di una tigre. Nel suv compatto Stonic, sia davanti che dietro, ci sono protezioni in plastica con funzione più estetica che pratica. Gli interni sono molto razionali: il centro stile Kia di Francoforte ha messo in campo una gestione dello spazio tipicamente tedesca.
Comportamento stradale
Ideale per la città, sia nelle dimensioni che per come si muove su strada; più alta della Rio, da cui la Stonic deriva. Sospensioni che assorbono bene, anche se non sono sempre impeccabili. Motori diesel e benzina, che spaziano dagli 84 ai 120 cavalli: niente cambio automatico, né trazione integrale… Non mi spingerei oltre qualche leggero sterrato.
Tecnologia
L’infotainment è accessibile tramite uno schermo da 7″, sospeso sulla plancia e disponibile in ogni allestimento; così come non mancano Apple Carplay e Android auto. Dal volante si gestiscono le funzionalità multimediali, il telefono e il computer di bordo.
La sicurezza attiva più evoluta è di serie sulla top di gamma mentre è acquistabile negli altri allestimenti con un pacchetto optional da mille euro, dove troviamo anche la frenata automatica. Ancora inimitabile poi la garanzia di 7 anni/150 mila chilometri.
Praticità
Lunga 4,14 metri e larga 1,76, la Stonic offre molto spazio interno: la seduta alta permette di stare comodi sia davanti che dietro, anche se si supera il metro e ottanta di altezza.
I sedili posteriori sono sdoppiabili 60:40 mentre il bagagliaio è di 350 litri, in linea con la categoria e adatto per brevi vacanze.
Lo sapevate che il suo nome è una combinazione tra Speedy e Tonic? E con un nome così come aspettarsi qualcosa di diverso dal concentrato di vitamina C che vedete qui: piccolo, compatto, super-giovanile.
Eccolo il nuovo mini-SUV di Kia: vediamo com’è, sia fuori che dentro.
Anteriore: fari, griglia, paraurti
Al centro il Tiger Nose, un elemento che ricorda il naso di una tigre, soluzione ormai tipica delle Kia al posto della griglia mentre nella parte bassa; ai lati, troviamo due inserti in plastica nera che inglobano i fendinebbia.
Questo suv compatto è stato disegnato a Francoforte, nel centro stile Kia: conserva una linea molto originale, che secondo me farà la sua fortuna (o la sua sfortuna)…
La vettura che abbiamo in prova è dotata dell’allestimento Energy, il più ricco, che ha tutto di serie. Per gli altri due allestimenti invece, Urban e Style, è disponibile in aggiunta il Design pack, che per mille euro permette di montare i fari alogeni con luci diurne a led, i cerchi da 17 pollici, il clima automatico, il sensore pioggia che aziona automaticamente il tergicristallo quando piove, oltre al controllo automatico degli abbaglianti. Adatto quindi a chi vuole sia estetica che dotazione completa.
Sia la fiancata che il posteriore secondo me sono molto riusciti. Iniziamo dalla vista laterale: linea di cintura che parte bassa e sale verso il posteriore. Volendo la carrozzeria può essere scelta bicolore, con 20 combinazioni diverse (5 le tonalità del tetto).
fiancata e posteriore, entrambi ben riusciti
Ma è dietro che piace di più, perché ricorda la Sportage; soprattutto per il disegno dei fari e quello dei led interni, che hanno questo effetto 3D. E subito sotto le protezioni in plastica, che richiamano il mondo degli Sport Utility Vehicle.
Ed eccoci all’interno del nuovo suv compatto: se siete già saliti su una Kia Rio, troverete poche differenze. Una su tutte l’inserto colorato, in tinta con la carrozzeria esterna. In generale sono tante le plastiche dure; non mi fanno impazzire, ma nel segmento sono presenti praticamente in tutti i modelli. Sotto ci sono i comandi del clima: ottima la disposizione.
Il resto della strumentazione, i “soliti” quadranti analogici con schermo centrale per le funzioni di bordo. Abbiamo lo schermo da 7″, di tipo sospeso, di cui parliamo in seguito nel nostro approfondimento tecnologico; non a tutti piace questa soluzione.
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Se provassero a vendervi un city-SUV, cosa vi aspettereste? Forse da un lato un SUV che fa simpatia solo a guardarlo, che si fa notare (e in questo la Stonic fa centro). Probabilmente vi aspettereste un’auto adatta ad affrontare buche, tombini e a muoversi in città in modo agile e veloce: lo abbiamo vericicato nel nostro test drive…
Vibrazioni poche, rumorosità minimaPrima però vi parlo del motore: un 1.6 diesel da 110 cavalli. Unico diesel disponibile e direi più che sufficiente, dato il peso di appena 1250 kg.
Le vibrazioni sono pochissime al minimo e anche dal punto di vista acustico si sente davvero poco e, a meno che non si schiacci a fondo il pedale del gas, la voce di questo 1.6 rimane grintosa. Non il massimo in quanto a spinta dai bassi regimi, ma sufficiente per offrire una buona capacità di ripresa; certo che mi sarei aspettato un po’ più di grinta dai suoi 110 cavalli, colpa anche della massa dell’auto (contenuta, ma non proprio da peso piuma). Comunque questa motorizzazione sembra la più adatta alla Stonic, specialmente se vi muovete spesso a pieno carico.
buone le prestazioni, ottimi i consumi
In alternativa al motore in dotazione alla nostra auto di prova, c’è un 1.4 benzina aspirato da 100 cavalli, o come alternativa più simile al diesel, un 1.0 turbo benzina da 120 CV (economico a listino ma dispendioso nella gestione). Considerate che il 1.6 percorre oltre 20 chilometri con un litro in statale e si ferma poco sotto i 20 in autostrada, a 130 orari. In città invece si sta sui 16/17 km al litro. Come opzione per i neopatentati, c’è un 1.2 aspirato da 84 cavalli.
Sterzo, frizione, cambio e posizione leva
Lo sterzo e il cambio sono due comandi semplicemente perfetti su questa Stonic. Devo ammettere che mi ha stupito soprattutto il cambio: le marce entrano con il movimento di un dito, senza sforzo. Una soddisfazione usarlo.
Invece il volante è morbido e ha una taratura giusta per questo tipo di auto; in quanto SUV compatto e dall’estetica sportiva, deve anche essere reattivo e piacevole in curva.
Le sospensioni sono tarate sul morbido ma sul classico pavè l’auto saltella troppo; vettura comoda in generale, ma è in queste situazioni che viene a galla il limite di un assetto non del tutto capace di digerire le sconnessioni secche.
Infine i dispositivi di assistenza alla guida: abbiamo l’AEB (Autonomous Emergency Braking) con la funzione di riconoscimento pedone, il FCA (Forward Collision Alert), il BSD (Blind Spot Detection) con l’RCTA (Rear Cross Traffic Alert) e il LDWS (Lane Departure Warning System). Con il supporto del sistema integrato di telecamere, Stonic può essere equipaggiato anche con i proiettori automatici HBA (High Beam Assist) e con il DAW (Driver Attention Warning), che alzano ulteriormente il livello di sicurezza attiva.
A chi è adatto questo suv compatto?
Secondo me è adatto a chi cerca qualcosa di non convenzionale. Nel suo essere originale e personalizzabile può anche diventare il compact suv per chi vuole differenziarsi senza esagerare, scegliendo un colore carrozzeria “normale”.
Ha tutto per piacere ad un pubblico giovane (o giovanile), grazie anche ad un listino prezzi molto aggressivo. Alternative, oltre alla già citata Captur, possono essere: la “cugina” Hyundai Kona, la compatta Peugeot 2008, la crossover Citroën C3 Aircross.
Tutti compact suv davvero sfiziosi, come devono essere le vetture alla moda, ma anche pratici, come devono essere le auto da tutti i giorni.
Se avete già acquistato la Stonic, lasciatemi il vostro parere, come commento a uno dei video di questa pagina.
La nuova Kia Stonic offre, di serie su tutti gli allestimenti, un sistema di infotainment “floating” da 7 pollici, dotato di Apple CarPlay e Android Auto: è touch ma rimangono i tasti fisici ai lati, una vera manna per non distrarsi alla guida e per arrivare subito al punto.
Il navigatore è disponibile solo con l’allestimento Energy: funziona molto bene ed inserire gli indirizzi è semplice, anche con i comandi vocali. La grafica non è molto moderna, colpa anche di uno schermo poco definito; si tratta comunque di andare a cercare il pelo nell’uovo, perché in realtà il sistema è pratico da usare.
La radio digitale DAB è di serie a partire dall’allestimento intermedio (Style); per accedere ai media basta premere il tasto a lato e selezionare la fonte.
infotainment semplice da utilizzare
Molto positivo il fatto che sia Apple CarPlay che Android Auto siano di serie, anche sull’allestimento base Urban. Basta collegare il proprio smartphone alla presa usb e trovare subito le funzioni a cui tutti ormai siamo abituati.
Le prese multimediali e la 12 volt sono davanti al cambio; molto interessante è la presenza di una presa USB anche per chi siede dietro. Il KIA Navigation System è dotato di connettività wi-fi, ma non dispone di una sim interna.
Sulla facilità d’utilizzo niente da dire: sia muoversi tra i sottomenù, che capire come connettere il telefono via Bluetooth, è facile e intuitivo. I tasti hanno una bella reattività e al tocco sono morbidi; il touch è veloce nel prendere i comandi e anche muoversi sulla mappa con l’uso delle dita è facile come su un tablet.
Si entra nel menù, si attiva la funzione Bluetooth e poi si ricerca il sistema sul telefono, connettendolo per le chiamate e la riproduzione musicale.
Assistenza alla guida
Come abbiamo visto nel nostro approfondimento sulla guida della Stonic, ci sono molti dispositivi utili per la marcia in sicurezza, che fanno parte di un pacchetto da 1.000 euro chiamato Advanced Driving Assistant Pack.
Abbiamo la frenata automatica con riconoscimento pedone, il controllo dell’angolo cieco con avviso di traffico laterale posteriore e l’abbandono involontario di corsia.
La Stonic può essere equipaggiata anche con i proiettori automatici HBA (High Beam Assist) e con il monitoraggio dell’attenzione del conducente.
NB: la valutazione sulla sicurezza aumenta decisamente, in tutti i valori, nel caso venga installato il Safety Pack: 5 stelle il punteggio Euro NCAP (con Occupanti adulti 93%; Occupanti bambini 84%; Pedoni 71%; Safety Assist 59%)
Oltre che sicuri, i compact suv per definizione devono anche essere pratici e comodi: sulla Stonic la posizione di guida è “rilassata”. Siamo seduti abbastanza in alto, 4 centimetri più della Kia Rio, che ha dimensioni più o meno simili. Per me che sono alto 1 metro e 85 centimetri, la sensazione di essere un po’ rannicchiato; situazione salvata in parte dal volante, che ha un’escursione piuttosto ampia per la categoria.
SUV compatto? Sicuro, pratico, comodo
Nelle portiere abbiamo due tasche che servono per contenere vari oggetti; non hanno una copertura interna e gli oggetti finiscono per spostarsi, se non sono adeguatamente bloccati; stesso problema che abbiamo vicino al cambio. Sopra invece lo scompartimento ha una gomma pensata da Kia per tenere fermo il vostro smartphone, anche se di grandi dimensioni.
portaoggetti all’interno del bracciolo e un’altro centrale, dove poter sistemare magari il portafogli. Il portaoggetti nella plancia ha dimensioni adeguate alla categoria.
Nella zona posteriore, per i passeggeri la seduta è abbastanza comoda, tanto quanto lo è davanti; soprattutto per chi è alto. Spazio per allungare le gambe e anche per la testa. I contenitori nelle portiere sono invece molto piccoli, sufficienti giusto per una bottiglia; invece nella parte centrale abbiamo la già citata presa USB; fatto assolutamente non scontato in questa categoria.
Il divanetto posteriore è divisibile 60:40; spazio per una tasca, sul lato posteriore del sedile del passeggero, in cui si può riporre qualche documento.
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