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Le migliori utilitarie giapponesi? Mazda2, qualità da premium.

Le migliori utilitarie giapponesi? Mazda2, qualità da premium.

Se amate o conoscete bene il marchio Mazda, non avete bisogno di presentazioni: la Mazda2 è un prodotto "giapponese" in piena regola, fatto di meccanica ben studiata che non ti aspetti su una utilitaria di appena 4 metri. Basta per battere la concorrenza? Prima di dirlo guardate i nostri video. Intanto in questo 0-100 scopriamo cosa ci ha convinto e cosa no, di questa utilitaria giapponese.

Le migliori utilitarie giapponesi? Mazda2, qualità da premium.

Estetica
Con questi rivestimenti morbidi e curati e dettagli di stile come la bocchetta nascosta, la sensazione è quella di stare su un’auto di segmento superiore.

Comportamento stradale
Un cambio così preciso è da auto sportiva, non da utilitaria: Meglio, anche perché l’automatico non si può avere.

Tecnologia
Siamo nel 2017 e anche le citycar sono tecnologiche, dove è la strumentazione digitale? Si può fare di meglio.
Lo schermo da 7” è touchscreen ma si può usare solo da fermi; per fortuna ci sono tasti facili da raggiungere e usare e anche i comandi vocali.

Praticità
Piccola non vuole dire per forza stretta ma lo spazio per chi sta dietro e per i bagagli non è tantissimo.
Pelle ovunque e confort da berlina da viaggio, ma perché non c’è il bracciolo? Nemmeno a pagamento… Peccato!

La Mazda2 è la più piccola della gamma della casa giapponese, ma non fatevi ingannare dalle dimensioni, perché i contenuti sono da “ammiraglia“. L’ammiraglia di cui parlo in questo caso é quella di casa, la Mazda6. Il produttore giapponese infatti porta la stessa identica tecnologia su ogni auto della sua gamma.

Sportiva ed eleganteMa prima di parlare di contenuti vediamo com’é fatta fuori. Si riconosce all’istante: merito della carrozzeria che è in tutto e per tutto simile alle altre Mazda in vendita, come la nuova crossover CX-3, ad esempio.
Le linee del corpo vettura, il disegno dei fari a LED e le cromature danno un’immagine sportiva ed elegante, aggiornata con un restyling.

restyling utilitaria giapponese Mazda2
Tra gli elementi del restyling dell’utilitaria giapponese Mazda2, l’antenna a pinna di squalo

Nel 2017 Mazda2 è cambiata esteticamente. Poco, a dir la verità, perché sono cambiati alcuni dettagli: fari full LED anche per i fendinebbia e ora dal nuovo disegno, così come è nuova anche la nuova antenna a pinna di squalo. Per il resto rimane invariata, con il frontale che scende verso il basso con il profilo cromato collegato ai fari; linea molto sportiva.
E poi guardate l’abitacolo, come è spostato all’indietro; un’impostazione tipica delle Mazda. I cerchi sono da 16” solo sull’allestimento più ricco: Exceed. Ma i cambiamenti più importanti sono dentro… entrate con me!

Materiali di qualità e comfort acustico

Questa utilitaria giapponese è stata migliorata, facendo attenzione all’uso dei materiali nell’abitacolo. I rivestimenti sulla nuova Mazda2 sono sia in tessuto (che ha nuove tonalità di colore su tutte le versioni), che in pelle. Inoltre Il volante è totalmente nuovo, dal disegno più sportivo e raffinato; conta anche un rivestimento più morbido.
Infine, i progettisti hanno aggiunto pannelli fonoassorbenti nei punti “caldi”, nell’intento di migliorare il comfort acustico.

Versione Exceed: un pack che alza la qualità percepitaNell’auto in prova il rivestimento è in pelle bianca, sia sui sedili che sulla plancia: un optional da oltre 1.300 euro (se si sceglie assieme al pacchetto di assistenza alla guida i-Activesense). Ma è possibile richiederlo solo sulla top di gamma: Exceed.
Questo pacchetto è completo e alza tantissimo la qualità percepita ma, volendo, si possono scegliere anche solo i sistemi di assistenza alla guida se non siete interessati agli interni in pelle, di cui parliamo nella prova della tecnologia.

Poi L’Active Driving Display è stato rivisto, al fine di migliorarne qualità e fruibilità nell’utilizzo quotidiano, grazie all’adozione di uno schermo a colori più luminoso, molto più facile da leggere a colpo d’occhio e difficile da trovare sulle auto del segmento B, ossia quelle attorno ai 4 metri di lunghezza.

Piccola utilitaria giapponese Mazda2
Utilitaria giapponese Mazda2: piccola… premium.

Sedersi qui dentro è un’esperienza difficile da provare, su auto piccole; le uniche che credo si avvicinino sono la Audi A1 e la Mini Cooper. A livello di esperienza, perché materiali e tasti danno una bella sensazione di qualità.
Alcune cose però le migliorerei: la strumentazione, ad esempio che dovrebbe essere digitale per puntare al top, o quantomeno con il display a colori.

Benvenuti a bordo della Mazda2: un motore molto valido, che ha sempre da dire la sua anche in fatto di prestazioni. I cavalli sono 105; lo 0-100 in 10 secondi e la velocità massima di 180 orari sono dei buoni riferimenti. Soprattutto a stupire sono i consumi, che in condizioni ideali permettono di percorrere 30 chilometri con un litro. Anche nel traffico intenso in città, è difficile far meno di 20 chilometri con un litro.

Posizione di guida perfettaNon mi stupirebbe se chi vuole comprare questa utilitaria abbia già in garage la sportiva di casa, la MX-5. Non sono sempre prodotti che hanno il successo che meritano, ma sono fatte bene queste giapponesi; per questo, chi già le conosce qui si sente a casa. Posizione di guida perfetta e ben avvolgente, cambio con innesti secchi e precisi e uno sterzo ben tarato, da usare con piacere anche tra le curve: vi bastano pochi Km per accorgervi che questa Mazda2 la potreste usare per ore senza stancarvi, proprio come fareste con una ammiraglia.

Se invece non avete ancora avuto modo di provarla, quando andrete in concessionaria vi consiglio di fare un test drive.

Esperienza di guida di qualità, ma non è una sportiva

Questa Mazda2 non è comunque un’auto dall’indole sportiva. Precisa e goduriosa tra le curve, è sempre bella piatta ma meglio non osare troppo con la velocità, perché il sottosterzo si presenta chiaramente. L’assetto, complice anche i cerchi da 16” che sono di serie sull’allestimento Exceed, è un po’ rigido sulle buche più profonde e sull’asfalto sconnesso. Fortuna che l’abitacolo è molto silenzioso e anche le buche non rovinano un’esperienza di guida che rimane di qualità.

Controllo automatico dei fari abbagliantiCon il restyling di quest’anno poi sono stati confermati alcuni aiuti alla guida come il riconoscimento dei pedoni per il sistema di frenata intelligente in città (che frena l’auto anche in retromarcia), il sistema di monitoraggio degli angoli ciechi che avvisa anche quando si esce da un parcheggio e il controllo automatico dei fari abbaglianti a LED.

Controllo automatico dei fari abbaglianti a LED
Controllo automatico dei fari abbaglianti a LED

Sulla Mazda2 2017 è stato inserito anche il g-vectoring control, che in maniera elettronica regola la potenza del motore, per mantenere l’auto più piatta possibile in curva e migliorare il comfort. In città la Mazda2 è agile e poco impegnativa da usare; solo la frizione risulta un po’ troppo pesante nel traffico.
La visibilità al posteriore in parcheggio non è moltissima, colpa del lunotto piccolo; migliorano la situazione i sensori di parcheggio oppure la telecamera che è disponibile a richiesta. Infine non mi ha convinto il fatto di aver messo i freni a tamburo per le ruote posteriori: è vero che la Mazda2 pesa poco, ma su un’auto che aspira ad essere premium è uno dei dettagli che può fare la differenza.

Per chi è adatta la Mazda2?Questa utilitaria giapponese è ottima sotto molti punti di vista: è adatta a chi cerca un prodotto di qualità e con un rapporto qualità/prezzo interessante. Questo esemplare, che ha proprio tutto, costa oltre 22 mila euro; certo non pochi, ma ha molti accessori inclusi di serie.

La chiave sta sicuramente nella scelta del marchio. Infatti, potete confrontarla su Drivek con altre auto simili e di fascia alta come Volkswagen Polo (nelle versioni più accessoriate e con motore diesel), oppure Audi A1, che però va più su di prezzo. Poi abbiamo visto come Mazda2 consumi poco e vada benissimo anche per i lunghi viaggi.

Come se la cava questa utilitaria giapponese, dal punto di vista tecnologico?

Un rotore per inserire gli indirizziL’abitacolo è ben progettato e studiato per dare spazio anche al sistema di infotainment MZD connect. Lo schermo da 7” è fisso sulla plancia e ben visibile con un colpo d’occhio duranye la guida, ma la cosa più interessante è la presenza del rotore vicino al freno a mano.
In marcia permette di non distrarsi troppo per inserire indirizzi complessi, nonostante il metodo più veloce sia sempre l’uso del touchscreen. A vettura ferma o quasi infatti lo schermo si può sfruttare anche con l’uso delle dita per tutte le sue funzionalità, divise in menù e sottomenù intuitivi.

Sul volante troviamo i comandi del Cruise Control, che non è adattivo, e i tasti per controllare computer di bordo, radio e multimedia. La Mazda2 dispone anche della radio digitale DAB, con una qualità audio migliore rispetto all’FM.

Mancano Apple Carplay e Android AutoIn generale, il sistema non è nuovissimo, perché già in circolazione da un po’ di tempo, ma comunque funziona bene, anche se i comandi vocali dovrebbero essere più intuitivi (mentre funzionano solo con frasi pre-impostate e poco naturali).
Mancano anche Apple Carplay e Android Auto, due opzioni che avrebbero reso l’uso del sistema di infotainment più simile a quello degli smartphone e quindi anche più moderno. Sono presenti una scheda SD, che contiene le mappe del navigatore; due prese usb; una presa aux; un’ingresso 12 volt.

Non mancano i sistemi di assistenza alla guida come: il riconoscimento dei pedoni per il sistema di frenata intelligente in città che, come detto, funziona anche in retromarcia; il sistema di monitoraggio degli angoli ciechi; il controllo automatico dei fari abbaglianti a LED; il controllo della stanchezza del conducente; la telecamera che legge i cartelli stradali, con i limiti di velocità.

Quanto è tecnologica questa utilitaria giapponese?La nuova Mazda2 ha tutto quello che serve, ma la concorrenza comincia a farsi serrata anche da questo punto di vista.
La strumentazione non ha schermi a colori, manca la telecamera di parcheggio (che servirebbe con un lunotto così piccolo) e poi, come sottolineato prima, non ci sono Apple Carplay e Android Auto, due sistemi utili e facili per tutti.
Insomma, se per voi la tecnologia è importante anche in auto, noterete queste mancanze.

Comodità e praticità: fondamentali sulle utilitarie

Un concentrato di ammiraglia: in quattro metri e sei centimetri il costruttore di Hiroshima ha racchiuso tutto quello che potete trovare anche sulla più grande Mazda 6 o sulla CX-5. Ma l’utilitaria di casa sarà anche pratica come le due sorelle maggiori

posizione di guida macchine utilitarie giapponesi
Posizione di guida, ben raccolta: poco utilitaria, molto giapponese

La posizione di guida è ben raccolta, in pieno stile Mazda, ma senza diventare stretta. Anche i più alti riescono a trovare una combinazione tra volante e sedile che sia comoda. Io sono 1 metro e 85 e anche dopo tanti chilometri non mi sono sentito affaticato. In larghezza l’auto rimane nel metro e settanta; pur essendo compatta anche il passeggero riesce ad avere molto spazio a disposizione.

Mancano invece gli spazi per gli oggetti di uso quotidiano come portafogli, chiavi di casa e cellulare. Specialmnte gli smartphone più grandi non trovano spazio facilmente, se non nel tunnel centrale. Il cassetto portaoggetti e le tasche nelle portiere hanno una buona capacità.

Climatizzatore facile da gestireI comandi fisici per l’infotainment sono una rarità nel segmento e facili da raggiungere, oltre che comodi da usare in marcia, per non distrarsi troppo.
Ottimo il fatto che le rotelle del climatizzatore automatico siano di grandi dimensioni, perché si raggiungono sempre facilmente, poco sopra un accessorio utilissimo d’inverno: i tasti di accensione per i sedili riscaldati.

Mazda2: utilitaria giapponese con 5 porte
5 porte, apertura ampia: il seggiolino si carica facilmente

Per chi siede dietro lo spazio è poco, sia per le gambe che per la testa, meglio quindi viaggiare in quattro; stiamo comunque parlando di una utilitaria. Non ci sono bocchette dell’aria condizionata, né prese multimediali al posteriore; ottima invece la presenza della tasca portaoggetti, sullo schienale del passeggero. Il seggiolino si carica facilmente, complice l’apertura delle porte che è ampia; gli attacchi isofix, sono facili da raggiungere.

Dimensioni Mazda2: 400 cm (lunghezza) x 169 cm (larghezza) x 149 cm (altezza)

Il bagagliaio ha una capacità minima di 280 litri, in linea con la categoria. Quello che non mi è piaciuto è il fatto che il vano non è regolare sui bordi e c’è uno scalino alto all’imboccatura, non il massimo per scaricare e caricare valigie o borse pesanti. Ci stanno una valigia media e due piccole, a meno che non si abbatta il divanetto ⅔ e ⅓ , così da raggiungere oltre 900 litri di capacità e poter caricare di tutto.

Crash test Euro NCAP 2018 Mazda2

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Mazda2: car rating di Alessio Frassinetti di DriveK

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