Non mera copia di un vecchio modello, ma reinterpretazione in chiave moderna di una vettura che è stata un punto di svolta per quanto concerne ingegneria e tecnologia: l’idea di base è quella di prendere elementi estetici “storici” e rielaborarli in una vettura nuova che sia soprattutto in grado di porsi come un simbolo di innovazione.
Il trait d’union fra vecchio e nuovo modello BMW sta nella sigla che essi condividono: CSL, coupé sportive leggere. Due auto essenziali, spoglie di ogni elemento superfluo, votate alla corsa: la prima grazie all’alluminio di cui era composta, la seconda grazie al suo nuovo materiale costruttivo di elezione, i polimeri fibrorinforzati (CFRP), nella cui produzione e applicazione in ambito automotive la BMW ha ormai un’esperienza pluriennale.
…nuovo materiale costruttivo di elezione, i polimeri fibrorinforzatiImpossibile negare il carattere atletico di questa vettura, dove ogni elemento non è solo una marca di stile ma anche strumento funzionale a una maggiore aerodinamicità: i deflettori dell’aria, il corpo allungato, gli archi delle ruote e gli spoiler prominenti sono tutti studiati per permettere all’auto di tagliare l’aria come un pugnale. Cromaticamente, poi, la CSL riprende il colore della sua progenitrice spirituale, la Golf Yellow.
Gli amanti della CSL degli anni ‘70 troveranno pane per i propri denti, scoprendo la miriade di dettagli ripresi dall’estetica del vecchio modello. Nel frontale, la griglia a “reni” reinterpreta il muso da squalo della 3.0 CSL e vi inserisce innovativi e snelli gruppi ottici a LED con uno splendido motivo a X.
Sui fianchi, i bordi cromati e le minigonne scure in CFRP sottolineano le linee sinuose e ne marcano i profili in uno splendido gioco di chiaroscuri che diminuisce l’altezza da terra percepita. L’aerodinamica è ulteriormente sfruttata dalle lame poste sulle razze dei cerchi.
Del modello passato la BMW 3.0 CSL Hommage riprende anche le linee del posteriore massiccio e ampio; sull’alettone spicca una fila di luci a LED che connette i gruppi ottici creando una sorta di cornice.
Come quarant’anni fa, gli interni della BMW 3.0 CSL Hommage sono costruiti nel rispetto del principio “less is more”: un abitacolo ridotto ai minimi termini in quanto a estetica, dove i pochi elementi sono costruiti con materiali di elevata qualità per rispondere ad esigenze di carattere funzionale. CFRP ovunque, con l’eccezione del pannello orizzontale in legno, altro omaggio alla 3.0 CSL. Uniche concessioni alla modernità sono il piccolo schermo al centro della plancia, che mostra le informazioni sullo stato di caricamento dell’eBoost) e il cockpit virtuale con tachimetro e contagiri. Sedili sportivi con cuciture colorate a vista e dispositivi di sicurezza in un colore rosso acceso immediatamente individuabile contraddistinguono la sezione anteriore dell’abitacolo.
In quella posteriore l’unico elemento sono due elmetti integrati nel tunnel della trasmissione e tenuti fermi da una cintura quando non utilizzati. I divani posteriori sono semplicemente una copertura dell’alloggiamento degli accumulatori di energia, incorniciati da strisce di luci a LED d’effetto.
less is more: un abitacolo ridotto ai minimi termini
Insomma, la BMW 3.0 CSL Hommage ha saputo far rivivere il modello di cui rappresenta un tributo, ponendosi come un esperimento ben riuscito a metà strada fra eleganza di forme, leggerezza e sportività.
BMW 3.0 CSL Hommage
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