Tra crisi dei semiconduttori e limitazioni sui veicoli più anziani, il mercato dell’usato sta proliferando: ma come si calcola il costo del passaggio di proprietà?
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Vediamo in questa miniguida quali sono i fattori che influenzano il peso sul portafogli del passaggio di proprietà. Anche per farsi un’idea a spanne di quanto si pagherà.
Come funziona il passaggio di proprietà
Quando si acquista da un concessionario, normalmente il costo del passaggio di proprietà viene coperto all’interno del costo di acquisto finale. Il concessionario si occuperà della burocrazia e di tutte le pratiche necessarie.
Nel caso in cui invece, la compravendita sia tra privati, per il passaggio di proprietà è necessaria la seguente documentazione:
- Libretto di circolazione
- Documento d’identità e codice fiscale di venditore ed acquirente
- Certificato di proprietà digitale (CDPD)
- Modello di autocertificazione TT2119, disponibile su “il portale dell’automobilista“
Quanto costa il passaggio di proprietà?
Ci sono due componenti che concorrono al costo del passaggio di proprietà di un’auto o di una moto. Una variabile ed una fissa.
I costi variabili
La parte variabile dipende dalla potenza del mezzo in Kilowatt. Si paga 150,81€ fino a 53Kw. Per ogni Kw di potenza oltre i 53 bisognerà aggiungere 3,5119€.
Quindi: Totale Kw – 53 * 3,5119 + 150,81.
I costi fissi
- 14,62€ marca da bollo
- 9€ commissioni di motorizzazione
- 29,24€ imposta di trascrizione al PRA
- 20€ commissioni per l’ACI
Saranno quindi circa 74€ + 151 + i Kw aggiuntivi.
Possiamo quindi affermare che il costo del passaggio di proprietà sarà di almeno 220€.
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