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Auto ibride: tipologie e funzionamento

Auto ibride: tipologie e funzionamento

In questo video Alessio Frassinetti andrà ad analizzare le tipologie e i funzionamenti delle auto ibride. Vedremo infatti come non tutti gli ibridi sono uguali tra di loro; l'unica parte in comune è la presenza di una parte a combustibile unita ad una elettrica molto sviluppata.

Auto ibride: tipologie e funzionamento

Le auto con un’alimentazione soltanto a benzina sono oltre 3.000; quelle solo a gasolio invece sono oltre 4.200. In questi numeri rientrano sia i modelli, che le varianti di allestimento di quel modello. Una cosa che mi ha stupito moltissimo è il livello a cui sono arrivate le ibride: vi sono oltre 200 varianti diverse di modelli e allestimenti, ovvero il doppio delle possibilità di scelta che ci sono sul GPL metano e sulle elettriche.

Non tutti i motori sono ugualiParlare delle ibride in generale, senza fare delle distinzioni in termini di tecnologie utilizzate, è quanto di più sbagliato si possa fare. Infatti, non tutti gli ibridi sono uguali: non tutti impattano sui consumi, sul comfort e sulle prestazioni alla stessa maniera; ed anche il prezzo è diverso. Bisogna dunque fare delle considerazioni diverse per imparare a riconoscere quali ibride ci sono sul mercato.

In questo video quindi cercheremo di scoprire le auto ibride, le loro caratteristiche, ma anche perché comprarne una piuttosto che un’altra. Tra le ibride si possono identificare tre diverse macro-categorie: al primo posto in ordine di complessità vi sono le Mild Hybrid, ossia le ibride leggere, le Full Hybrid, le ibride complete ed infine le Plug-in Hybrid, ovvero le ibride che possono essere collegate ad una presa elettrica.

parte a combustibile + parte elettrica

Le auto che rientrano in queste tre macro-categorie hanno un unico filo conduttore: presentano infatti una parte a combustibile unita ad una elettrica molto sviluppata. Quest’ultima riesce a collaborare con la parte a combustibile per ridurre i consumi e le emissioni in maniera più o meno impattante.

Suzuki Hybrid iAdventure
Suzuki Hybrid iAdventure

I sistemi Mild Hybrid sono composti da una parte con un motore a combustione, un motore elettrico generatore, e una o più batterie agli ioni di litio che alimentano proprio il motore elettrico, che si limita ad integrare la potenza del motore a combustione aiutandolo nelle fasi di accelerazione, riducendo in questo modo i consumi.

Questo motore elettrico è progettato anche per funzionare da generatore: quindi nelle fasi di decelerazione e di frenata il generatore recupera l’energia che diversamente andrebbe dispersa sotto forma di calore. Questa energia viene stivata nella batteria agli ioni di litio dove si ricaricherà; il ciclo poi si ripete in quanto la batteria è pronta a riportare energia al motore elettrico, il quale aiuterà il motore a combustione nelle fasi di accelerazione.

Start&StopLa stessa energia viene inoltre utilizzata per attivare il sistema di start&stop, in maniera molto rapida e poco rumorosa, aumentando così il comfort in situazioni di traffico intenso. Le auto con i sistemi Mild Hybrid non possono viaggiare in modalità soltanto elettrica: il motore a combustione dunque rimane sempre in gioco. I marchi che utilizzano i sistemi Mild Hybrid sono Suzuki con il suo sistema SH-VS oppure di recente anche Renault con il sistema hybrid assist.

Full Hybrid: viaggiare in modalità del tutto elettrica

Nelle auto dotate di sistemi Full Hybrid vi è ancora una volta una parte dotata di un motore di combustione e una parte dotata di un motore elettrico, alimentato da una batteria agli ioni di litio. La differenza fondamentale rispetto alle Mild Hybrid sta nel fatto di poter viaggiare pochi chilometri in modalità del tutto elettrica, qualora le condizioni lo permettessero e il livello di carica della batteria lo permetta.

Recupero energia in frenataInoltre, come accade per gli altri sistemi di cui abbiamo parlato prima, i sistemi Full Hybrid recuperano energia in decelerazione e in frenata, in modo tale che la batteria (più grande rispetto alle altre e con più energia) possa essere sempre carica e quindi possa alimentare il motore elettrico da utilizzare nelle fasi di accelerazione.

Le Plug-Hybrid sono le ibride più complete perché possono essere collegate ad una rete di ricarica, che può essere quella che c’è nel box di casa o alla colonna di ricarica pubblica in strada. Questi sistemi sono dotati di un’autonomia soltanto in elettrica, molto più estesa rispetto alle Full Hybrid: vi sono circa 50 chilometri di autonomia in modalità completamente elettrica. Una volta che le batterie sono scese sotto un livello di carica, non permettendo più la marcia soltanto in elettrico, si comportano esattamente come le Full Hybrid, unendo quindi da una parte il motore termico a quello elettrico.

ricarica Plug-in: a casa o per strada alla colonnina pubblica

Alcuni esempi di automobili Plug-in Hybrid sono le Kia di ultima generazione, dotate di un sistema di ricarica tramite la presa di corrente, oppure le BMW high performance o Volkswagen tramite la gamma GTE. Di recente anche Mercedes ha inserito in gamma automobili dotate di prese di ricarica che si chiamano EQ.

Quindi non tutte le ibride sono uguali: bisogna considerare diversi aspetti tra cui la tecnologia utilizzata e il loro prezzo.

Le auto ibride costano molto di più di quelle soltanto a benzina; possono ormai essere paragonate alle auto diesel. Quando si parla di investimenti in termini di auto ibride bisogna fare varie considerazioni: per prima cosa ragionare quale sia l’auto ibrida migliore da acquistare e quando e per chi sono l’ideale.

Il primo elemento fondamentale è il prezzo. Le Mild Hybrid rappresentano il primo livello di ibridazione: si tratta, come detto in precedenza, di auto con sistemi ibridi semplici dotate di una parte termica ( motore a benzina o diesel) e un motore generatore. Hanno un impianto elettrico particolarmente sviluppato ma non arrivano al livello delle Full Hybrid. I marchi che per ora hanno puntato su queste tecnologie sono Suzuki e Renault.

La Suzuki ha il sistema SHVS, Renault invece l’ hybrid assist, cosi si chiama il sistema pensato dal produttore francese. Hanno un costo di 1.000 euro, superiore quindi rispetto alla sola propulsione a benzina; permettono di risparmiare qualcosa in fase di gestione perché abbassa i consumi.

Complesse ma completeLe Full Hybrid sono automobili più complesse e più complete per certi aspetti rispetto alle Mild Hybrid; possono viaggiare in modalità completamente elettrica se le condizioni della batteria e della marcia lo permettono.
Inoltre sono in grado di abbattere in maniera più incisiva i consumi, ma hanno un costo di listino superiore, paragonabile anche questo a quello di un’automobile diesel.

motore auto ibride
Motore Hybrid Kia Niro

Prezzo più altoGiusto per farvi un esempio la Kia Niro in allestimento energy, che è il più ricco, costa circa 30mila euro e un’auto di pari categoria come la Nissan Qashqai con i 1600 diesel da 130 cavalli in allestimento tekna ha più o meno lo stesso listino. In quanto ad efficienza e consumi bassi le Full Hybrid se sfruttate nel modo giusto con l’utilizzo di tutte le peculiarità dei sistemi ibridi, riescono effettivamente a fare concorrenza alle automobili diesel. Per quanto riguarda l’aspetto del comfort in città si nota subito la differenza e la presenza del motore elettrico: nelle ripartenze le vibrazioni sono molte basse.

Le Plug-in Hybrid sono le più complete di tutte: differiscono dalle Full Hybrid per il fatto che possono essere collegate ad una presa elettrica o alle colonnine di ricarica pubblica per ricaricare la batteria. Queste batterie permettono solitamente di percorrere 50 chilometri di autonomia in elettrico. Una volta che le batterie si sono scaricate la benzina comunque rimane nel serbatoio, il motore termico continua a lavorare. In questo modo si viaggia su un’automobile che di fatto possiamo considerare Full Hybrid, quindi che abbatte i consumi e le emissioni e permette di avere un alto livello di comfort.

Kia Niro Full Hybrid 2018
Kia Niro Full Hybrid 2018

Le Plug-in Hybrid sono le più costose tra le auto ibride attualmente in vendita: le più “economiche” sul mercato costano intorno ai 40mila euro. Il vantaggio rispetto ad un’automobile completamente elettrica sta nel fatto di poter continuare a viaggiare nel momento in cui le batterie si scaricano del tutto.

Il secondo elemento da considerare nella scelta di un’automobile ibrida è l’utilizzo che ne verrà fatto: se verrà utilizzato in ambito urbano o extraurbano.

In città infatti è frequente fermarsi e ripartire a causa del traffico o dei semafori: in queste condizioni le ibride, che siamo Mild, Full o Plug-in, riescono a dare il loro meglio. In frenata tutti i sistemi ibridi permettono di recuperare l’energia cinetica che andrebbe dispersa sotto forma di calore. Questa energia viene trasformata in elettricità, la quale stivata nella batteria viene utilizzata nel momento in cui si riparte nel traffico, oppure alla ripartenza di un semaforo. In quest’ultimo caso il motore termico viene limitato nell’utilizzo, perciò i consumi si abbassano e il motore non sale troppo di giri: di conseguenza le vibrazioni e il rumore diminuisce aumentando il comfort.

utilizzo urbano: + comfort, – rumore

Oppure nel caso delle Full Hybrid e Plug-in Hybrid il motore termico non viene utilizzato, cosa che permette di viaggiare soltanto in elettrico.

In ambito extraurbano la situazione è completamente diversa. In autostrada ad alta velocità il sistema ibrido non da la massima efficienza: in questo caso dunque non è utile avere un’auto ibrida perché non abbasserebbe i consumi.

Ricarica in discesa o in frenataMa se si viaggia su percorsi extraurbani con lunghi tratti in discesa, dove è possibile ricaricare le batterie tramite la frenata rigenerativa oppure tramite le decelerazioni, le batterie potranno essere cariche e pronte all’uso per tratti in pianura e salita. In quel caso il sistema riesce a compensare il recupero dell’energia con il maggior esborso in termini di energia richiesti in salita o in pianura, abbattendo comunque la media complessiva dei consumi.

Oltre alle varie differenze citate fino ad ora, ci sono anche dei punti in comune che caratterizzano tutte le automobili ibride.

vantaggi fiscali, maggior comfort e minori emissioni

1. I vantaggi fiscali: le ibride hanno in determinate regioni dei vantaggi fiscali molto importanti che possono arrivare fino a cinque anni di esenzione dal pagamento del bollo. Il risultato è che in cinque anni, ad esempio su una Yaris ibrida, si risparmiano 1.000 euro.

2. Il maggior comfort: chiunque provi un automobile ibrida rimane stupito. Di solito infatti si è abituati a guidare auto a combustibile, ma poter ripartire in modalità completamente elettrica è un’esperienza che effettivamente migliora il comfort. Questo perché il motore elettrico non entra mai in gioco.

3. Le minori emissioni, portate da minori consumi.

Il mio consiglio è quello di andare a provare le auto ibride in concessionaria.

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